giovedì 25 giugno 2015

Poesia e prosa ad armi pari di Mario Marchisio

Poesia e prosa ad armi pari di Mario Marchisio

il libro può essere ordinato a questi indirizzi:

«Se un uomo è grande, qualora decida di dedicarsi allo scrivere anche il suo stile sarà grande», così dice Marchisio. E lo stile, che è tra l'altro la più vistosa qualità letteraria di Marchisio, è alla base di quel libro perfetto che «fa grande uno scrittore». Così l'autore di Poesia e prosa ad armi pari va alla ricerca dei grandi stilisti della letteratura (Gautier, Proust, Borges, ecc.), senza tuttavia trascurare quelli che hanno "forza espressiva", come Balzac e Dickens, o "disperazione", come Ripellino. Ne risulta un libro avvincente, tematicamente ricco, profondo, vario, e le osservazioni critiche, a differenza di quelle dei critici di professione, che vegetano piuttosto nel rimpianto e nel rimorso, sono il segno dell'artista e dell'esteta, "sempre" conniventi, che si impongono come riflessi del mondo poetico e narrativo di Marchisio. 
                                                 
 ROBERTO BERTOLDO

mercoledì 29 ottobre 2014

Elogio della pittura di Mario Marchisio

Elogio della pittura di Mario Marchisio

il libro può essere ordinato a questi indirizzi:


«Questo libro ha il raro pregio di farci vedere e direi quasi toccare con mano la vita nascosta delle opere d'arte: una splendida, labirintica pinacoteca nella quale Marchisio dà il meglio di sé come saggista e letterato»

NICOLA BIZZI

domenica 30 giugno 2013

Biografia di Mario Marchisio

Mario Marchisio è nato a Torino nel 1953. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università di Firenze, ha compiuto studi letterari e teologici, diplomandosi a Torino presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Ha lavorato come insegnante e consulente editoriale. Vive a Firenze. 
La sua opera poetica è raccolta nei seguenti volumi: Versi giocosi e satirici, Joker, Novi Ligure 1999; Il viandante. Poesie d’amore, ivi 2003; La falena sulla palpebra. Poesie gotiche, Mimesis, Milano 2008; Tre giornate. Poesie edite e inedite, Aurora Boreale, Prato 2013.
Fra i libri in prosa, si ricordano: I dialoghi di Incmaro, Edizioni dell’Orso, Alessandria 1999; Teologia a muso duro, Asefi, Milano 2002; La chiarezza possibile, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2005; Chi cerca si ferisce, ivi, 2007; Carni scosse. Racconti, Aurora Boreale, Prato 2012; Oboli di Caronte. Narrazioni, aforismi, dialoghi, ivi 2012; Il nòmos della Luce, Achille e La Tartaruga, Torino 2013.
Ha curato una Antologia poetica di Vittorio Alfieri, Fabbri Editori, Milano 1998.

«Atlante in versi» da L'Espresso 18 aprile 2013, pag 95

«Atlante in versi» da L'Espresso 18 aprile 2013, pag 95

sabato 29 giugno 2013

Il nòmos della Luce di Mario Marchisio



Il nòmos della Luce di Mario Marchisio



il libro può essere ordinato a questi indirizzi:



«Dopo aver chiarito, trattandone con sobrietà, il fondamento perenne del monoteismo, Il nómos della Luce smaschera alcune interpretazioni fuorvianti del fenomeno religioso. Se la verità, come scriveva Tertulliano, non ha bisogno di essere difesa, perché è in grado di combattere da sola, lo stesso non potrebbe dirsi del senso religioso che in Occidente trova oggi l'ostacolo forse più agguerrito nel dilagante pregiudizio d'ispirazione laicista e materialista. È dunque legittimo (e lodevole) l'intento che ha guidato Mario Marchisio nella stesura del suo libro: ricercare i segni della perfezione divina senza distogliere lo sguardo dalle imperfezioni umane».

NICOLA BIZZI

lunedì 24 giugno 2013

Tre giornate di Mario Marchisio

Tre giornate di Mario Marchisio


il libro può essere ordinato a questi indirizzi:

«La prima di queste Tre giornate coincide con la contemplazione della follia, della morte e dei loro simboli, evocati e trasposti con veemenza nella gabbia sonora dei versi. Nella giornata successiva, l'orizzonte poetico è assorbito dai trionfi e dalle malinconie della passione erotica, rigorosamente poligamica. La terza e ultima giornata capovolge in chiave sarcastica i temi delle prime due, scatenando un fuoco d'artificio in cui spicca l'uso calibratissimo della metrica, già messa a profitto dal nostro poeta nelle giornate iniziali e qui ripresa in funzione parodica. Giù il cappello davanti a questo sorprendente canzoniere di Mario Marchisio».

 LORENZO MORANDOTTI