domenica 23 giugno 2013

Versi giocosi e satirici di Mario Marchisio

Versi giocosi e satirici di Mario Marchisio


  «Già un primo approccio con la poesia “giocosa e satirica” di Mario Marchisio evidenzia alcune chiavi di lettura tematiche e stilistiche: il procedere per dualità inconciliabili, il rifiuto gnostico della vita come imperfetto riflesso della Verità, l’atteggiamento titanico di fronte a questa crasi, la centralità della morte, il tono sarcastico, l'enunciazione perentoria che tende spesso allo gnomico; ovvero, da una diversa prospettiva, il ritrarsi dalla carne come ricetto di tutti i mali per trovare rifugio oltre essa: nella morte, appunto, che rende concretamente visibile la putredine morale della vita.
Vita e morte si fissano come in un gioco di specchi: se la prima è ingiuriosa morte-in-vita, in cui è già molto lo scoprirsi capaci di rifiuto e ribrezzo, toccherà paradossalmente alla morte compiere la purgazione nel nome del nulla – o meglio, dell'annullamento dell'ingiustizia e del peccato –, giacché non vi è, in Marchisio, contemplazione del nulla o della morte in quanto tali (il che, in fondo, si risolverebbe in dato estetico), ma piuttosto un'attenzione compiaciuta sul giusto disfacimento di cui la carne è erede.
Questo libro illumina l’opera di un autore di rara completezza stilistica e tematica: non sono molti i poeti che, partendo da una matrice filosofica, sanno svilupparla in slancio lirico, vena di paradossale arguzia, epigrammaticità satirica e persino levità comica (vera rarità nella nostra storia letteraria, quando si voglia andare oltre il bozzetto caricaturale): verrebbe anzi la tentazione, ripercorrendo la multiforme e frastagliata produzione di Marchisio, di trovare almeno un comune denominatore; e si finirebbe, al di là di quella che Lorenzo Morandotti felicemente definisce “compresenza armonica di opposte tensioni”, con il ricostruire una mappa tematica e un catalogo di stilemi, perdendo di vista le insopprimibili contraddizioni che costituiscono la basilare, anche se paradossale, coerenza del sistema testuale di Marchisio».

MAURO FERRARI

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